Come funzionano le non conformità in una verifica di certificazione?

Durante una verifica ispettiva l’organismo di certificazione può segnalare all’azienda 3 tipi di rilievi:

• Opportunità di miglioramento: si tratta di una raccomandazione per migliorare qualche aspetto dei propri processi che l’azienda può decidere di accogliere o meno senza alcuna conseguenza sull’esito della verifica
• Non conformità minore: si tratta di una lacuna di carattere minore, l’azienda non sarà costretta a risolvere immediatamente il problema, sarà sufficiente un impegno formale per la correzione al fine di concludere la verifica ed ottenere la certificazione. In occasione della successiva verifica (l’anno seguente) l’ispettore controllerà che l’azienda abbia effettivamente adottato la correzione precedentemente concordata.
• Non conformità maggiore: si tratta di una lacuna grave, ed è molto raro che capiti, solitamente è legata ad un inadempimento per un aspetto legislativo (es. assenza di autorizzazioni obbligatorie per svolgere l’attività). Tuttavia anche in questo caso non bisogna disperare, il processo di certificazione non è perso! Come per la non conformità minore è possibile concordare con l’ispettore una risoluzione che l’azienda dovrà adottare per correggere il problema rilevato. Diversamente dalla non conformità minore, in questo caso, non è sufficiente l’impegno formale ma sarà necessario, per l’azienda, adottare immediatamente la risoluzione del problema. Quindi la pratica di certificazione rimarrà in attesa della risoluzione da parte dell’azienda. Non appena la risoluzione sarà stata adottata l’iter di certificazione potrà riprendere e concludersi consentendo all’azienda di ottenere la certificazione.

Da quanto abbiamo potuto vedere se l’azienda oggetto di certificazione ha un approccio collaborativo e costruttivo è molto improbabile non superare una verifica di certificazione in quanto anche nel caso più grave (e raro) sarà comunque possibile risolvere e conseguire l’obiettivo della certificazione.